Le pizze tipiche di Napoli

Napoli è la città per eccellenza della pizza, la preparazione diventata simbolo della tradizione culinaria della città partenopea e poi del resto d’Italia. Dalla celebre ricetta della Margherita che ha conquistato tutto il mondo, oggi si è arrivati a proporre un lungo elenco di varianti in grado di soddisfare ogni palato. Ma quali sono le pizze tradizionali napoletane? Quali sono state le prime versioni di questo piatto capace di riscuotere un così grande successo? In questo articolo scopriremo insieme le pizze tipiche napoletane, quelle che hanno segnato la storia di questa pietanza e che continuano a essere tramandate generazione dopo generazione.

I gusti tradizionali della pizza napoletana

Dal 1984 l’Associazione Verace Pizza Napoletana fondata nel capoluogo campano ha come obiettivo la tutela della ricetta originale, e infatti la promozione di un Disciplinare Internazionale ha permesso di avere chiare indicazioni su ingredienti e preparazione. L’Associazione ha individuato inoltre le prime pizze tradizionali napoletane, dunque scopriamo quali sono questi classici da tavola di intramontabile successo.

  • Mastunicola. Si tratta di una versione precedente alla Margherita, ideata da un non meglio identificato mastro Nicola che nel 1490 conduceva una piccola taverna con cucina casareccia nei dintorni della centrale Rua Catalana. L’impasto della mastunicola veniva condito con strutto, basilico e cacio e messo a cuocere nel forno a legna. A seguire si iniziò a usare l’olio extra vergine anziché lo strutto, mentre con la scoperta del pomodoro si arrivò all’aggiunta della gustosa salsa.
  • Margherita. La più celebre, la prima che torna in mente quando si pensa dove e quando è nata la pizza: nel 1889, in occasione della visita della Regina Margherita nella città partenopea, venne creata quella che consideriamo la pizza tipica di Napoli per eccellenza, la Margherita. Pomodoro, mozzarella e basilico: pochi semplici ingredienti in grado di creare un connubio di sapori irresistibilmente equilibrato.
  • Marinara. Si tratta di una naturale evoluzione della Margherita, dove la salsa di pomodoro diventa protagonista e viene condita con olio d’oliva, aglio mondato e tritato finemente, origano secco e sale. Conosciuto anche come alla maniera dei marinai da cui prende il nome, questo sugo veniva preparato per condire alimenti come pasta, carne e pesce prima di diventare un grande classico tra i condimenti della nostra ricetta partenopea.
  • Quattro Stagioni. In origine veniva chiamata ‘e quatte manere, in riferimento al fatto che veniva divisa in quattro spicchi conditi ciascuno in maniera diversa. Storicamente sul primo spicchio si distribuivano la mozzarella e i pomodorini, sul secondo mezzo cucchiaio di pelati, il prosciutto e il salame tagliati a listarelle. Nel terzo spicchio venivano sistemati i pelati rimasti e i carciofini, mentre nell'ultimo spicchio i funghi e un giro d’olio. Il centro veniva guarnito con le olive nere e il basilico.

Le altre pizze della tradizione di Napoli

La lista dei piatti della tradizione di Napoli è veramente lunga e alcune preparazioni sono diventate un cult dell’enogastronomia locale, da provare assolutamente anche quando si è solo di passaggio nel capoluogo campano. È il caso della pizza fritta, una ricetta nata proprio come cibo da strada, creata da un impasto classico farcito con pomodoro, mozzarella e altri ingredienti a seconda delle preferenze. Chiusa a calzone, viene fritta direttamente nell’olio bollente e gustata rigorosamente calda. Il calzone è un’altra imperdibile proposta tra le pizze tipiche napoletane: dopo aver creato un disco di pasta, si farcisce con mozzarella, salsa di pomodoro, olio, basilico e altri condimenti a piacere. Il calzone va chiuso sovrapponendo l’altra metà, avendo cura di sigillare bene i lembi sovrapposti e effettuando una breve pressione al centro per migliorare la distribuzione del ripieno. Possiamo citare infine altre due eccellenze: la prima è un’icona dello street food partenopeo, la pizza a portafoglio, di dimensioni ridotte e chiusa sui suoi due lati come un portafoglio; la seconda è la ripiena che riproduce la versione tradizionale del disco di pasta ma si arricchisce di un cornicione farcito con un ingrediente a scelta. E tu conoscevi le pizze tradizionali napoletane? Ora finalmente saprai come orientarti per gustare il vero sapore della tradizione partenopea ogni volta che lo desideri.